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Alastair Bonnett "Beyond the Map" (The University of Chicago Press/The Quarto Group/Aurum Press)

Un meraviglioso viaggio alla scoperta di alcuni dei più straordinari luoghi del mondo, alcuni dei quali neanche segnati sulle mappe geografiche

di Emanuele G. - mercoledì 17 luglio 2019 - 2247 letture

Chi l’ha detto che con la mappatura completa del mondo la geografia avrebbe giocato un ruolo secondario fra le scienze ed anzi cessato qualsiasi preminenza sulle? E’ senza dubbio una tesi inesatta e non corretta. La geografia riserva ogni giorno tanti e tali sorprese che andrebbe studiata maggiormente e più a fondo. Quanti insegnamenti la geografia è in grado di fornirci. Senza fine e con sommo piacere.

Che cos’è essenzialmente la geografia? E’ la scienza che ha per oggetto lo studio, la descrizione e la rappresentazione della Terra nella configurazione della sua superficie e nella estensione e distribuzione dei fenomeni fisici, biologici, umani che la interessano e che, interagendo tra loro, ne modificano continuamente l’aspetto.

La geografia è molto più che la cartografia, cioè lo studio delle carte geografiche, o la topografia. Rispetto ad esse, infatti, la geografia aggiunge l’indagine della dinamica e delle cause della posizione della Terra nello spazio, dei fenomeni che avvengono su di essa e delle sue caratteristiche.

Per questi e altri motivi ho molto apprezzato il recentissimo saggio del prof. Alastair Bonnett dell’Università di Newcastle. Un esperto che ha consacrato tutta la sua vita a far capire quanto sia viva la geografia e quanto avremmo da apprendere se la tenessimo in massima considerazione.

In "Beyond the Map" il prof. Bonnett ci fa un regalo magnifico. Ci porta, infatti, alla scoperta di luoghi geografici di diversa qualità, ma tutti legati da un trait d’union ossia sono spazi che non trovano posto in nessuna mappa ufficiale. Sono posti che vanno contro la nostra presunzione che noi conosciamo il mondo.

Invece non è così. Il mondo è pieno di questi posti che diventano posti geografici perché sono l’estrinsecazione di una particolarità ambientale, del fatto che raccontano di una storia inusuale, che rappresentano una condizione particolare dello spirito dell’uomo. Un posto geografico può essere anche un posto che non ha nessuna fisicità, tuttavia ben presente nella vita di ognuno di noi. La geografia può incontrarsi persino in un film e disegnare uno spazio immaginifico.

L’uomo crea continuamente luoghi perché ha necessità di interagire con lo spazio in cui vive. Da tale interazione nascono situazioni e momenti particolari e non usuali che con il tempo diventano luoghi fisici dove l’anima dell’uomo vive la propria vita e sperienta alcune dinamiche che magari altrove non è possibile sperimentare.

Il grande insegnamento del saggio del prof. Bonnett è proprio quello di farci capire quanto la nostra terra sia viva e che il ruolo della geografia è andare a rinvenire quei luoghi che parlano dell’uomo ovunque essi siano e parlano dell’uomo che li abita e li vive.

Un libro di avventure, ma di avventure che vanno al cuore della continua interazione fra uomo e spazio. Interazione che produce storiue affascinanti da studiare e raccontare.

- Sito della casa editrice:

The University of Chicago Press

- Photo credits:

La foto di copertina è fornita dalla casa editrice


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