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Africa: occorre azzerare il debito... e la corruzione

Si parla tanto di maggiori aiuti ai paesi poveri e di azzeramento del debito. Tutto inutile se prima non si sradicherà la corruzione, radice di ogni male

di gianni monaco - mercoledì 2 marzo 2005 - 7080 letture

Da parecchi anni oramai, i capi di governo dei paesi più ricchi vanno ripetendo, su pressione delle Nazioni Unite, che gli aiuti verso gli Stati del sud del mondo devono essere aumentati e che il debito, se non completamente azzerato, va dilazionato nel tempo e non appesantito da tassi di interesse troppo gravosi. L’argomento, al centro dell’attenzione nei giorni immediatamente seguenti alla tragedia che a fine anno ha colpito il Sud-est asiatico, non sembra più essere prioritario nell’agenda dei potenti della terra mentre tv e giornali, frettolosamente riportati in patria i loro operatori, hanno ormai altro di cui parlare.

Eppure in Africa, così come in molte aree dell’Asia e dell’America latina, di fame e di malattie da noi facilmente curabili si continua a morire. Il divario tra paesi sviluppati e paesi del terzo e del quarto mondo, negli ultimi decenni, invece di alleviarsi è aumentato. Inutile dire di quanto gravi siano le colpe dei primi. Il debito pubblico, che ai livelli attuali non potrà mai essere colmato dai paesi più poveri, innesca una serie di reazioni a catena le cui conseguenza negative si riversano sulla popolazione.

Il motivo è semplice: i paesi indebitati, dovendo garantire ai paesi ricchi quanto meno il pagamento degli interessi, tagliano sui servizi e cioè su scuola, sanità e altre garanzie sociali. Allo stesso tempo investono la liquidità a disposizione per acquistare armi (dai paesi industrializzati, ovviamente) e alimentare sanguinose guerre di cui tanto a nessuno, Onu ed Ue inclusi, interessa…

E’ quasi pleonastico aggiungere che, nei paesi africani, la corruzione è a livelli insostenibili. Uno studio condotto recentemente su 30 paesi africani ha dimostrato che, tra il 1970 e il 1996, la fuoriuscita di capitali in direzione dei paesi sviluppati è stata di ben 177 miliardi di dollari. Una cifra superiore persino al debito verso gli stati esteri accumulato nello stesso periodo. Detto in parole povere, i soldi che dalle nazioni più sviluppate giungono a quelle arretrate finiscono in gran parte nelle mani dei dittatori africani che, a loro volta, depositano i soldi di cui si sono illegalmente appropriati nelle banche dei paesi ricchi!

Tutto ciò non sta a certo a significare che il discorso del debito e degli aiuti vada accantonato. Quelle sopra elencate sono due strade assolutamente da percorrere. Fin quando però gli aiuti elargiti, pur relativamente esigui, andranno a finire nelle mani di dittatori corrotti, bramosi di ricchezza e disposti a qualsiasi guerra pur di rafforzare il proprio potere politico, il loro effetto sulla popolazione non potrà che essere negativo.

Parlare di maggiori aiuti e di azzeramento del debito (cose già di difficile raggiungimento), in assenza di una strategia seria contro la corruzione, sa di vera e propria squallida propaganda. Tanto più grave perché fatta sulla pelle di chi soffre per cause tutt’altro che sconosciute…


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Africa: occorre azzerare il debito... e la corruzione
8 marzo 2008, di : Chiara |||||| Sito Web: Africa:occorre azzerare il debito...e la corruzione

Non sono una esperta di politica, di economia, alta finanza, non ho mai capito niente, ma chissà perchè capisco perfettamente la necessità per tutti, non solo dei paesi poveri, di azzerare il debito pubblico. Son soldi che non potranno mai essere restituiti, che senso ha richiederli se non per tenere in schiavitù economica un paese? Ma come l’Africa anche in Europa, ma ovunque siano questi "debiti" che sappiamo non essere estinguibili. E magari impegnarci ripartendo da zero a investire l’economia su qualcosa che valga la pena che duri. Perchè non collaborare l’uno al bene dell’altro? Perchè non investire proprio sui paesi più poveri e tornare a un tenore di vita più realistico, più umano, anche se ormai non potrà mai più essere privo di varie tecnologie moderne atte a velocizzare tutti i tempi. Basta che il tempo guadagnato vada impiegato bene, non per pensare a come ridurre ancora i tempi, aumentare la produzione e i consumi, sempre di più, in misura esponenziale, in una corsa all’ultimo sopravvissuto per resistenza. Stiamo selezionando la specie su quali basi? Perchè fra poco il sistema mondiale collasserà come qualsiasi altro sistema che spinga la sua espansione oltre il punto di coesione. Stiamo esplodendo. E si vede anche: siamo tutta apparenza, esteriorità. Dovremmo ripiegarci su noi stessi, invertire il flusso di tendenza, e occuparci riequilibrare i sottosistemi fra loro. Certo non è facile far intendere tale prospettiva sotto un punto di vista strettamente politico perchè mal si applica alle logiche di potere, benchè sarebbe facile dimostrare con la teoria dei giochi che la scelta più conveniente per entrambi è la cooperazione. Il problema è che il proprio vantaggio sul danno altrui sembra ingigantire il nostro successo. Vittoria di Pirro. Eppure la storia, che pure non ho studiato, dovrebbe insegnare qualcosa. Fra poco il mondo perderà capra e cavoli perchè se si uccide un continente intero perchè indietro rispetto alla nostra economia si uccide anche una risorsa possibile. Se non c’è chi compra non c’è chi vende, il gioco si stringe,in paesi come l’Italia, il famoso Bel Paese, si è arrivato a temere il collasso dello Stato e nessuno si fida più di nessuno. Non so quanto sia il debito pubblico italiano, certo ancora è nell’Unione Europea, ma a quale prezzo per i cittadini che si confrontano con le altre nazioni? E non possiamo neppure lamentarci! Silenzio, che se ti sentono è peggio!E dunque immagino..immagino l’Africa. Chissà cosa pensano di noi.Anzi, chissà cosa stiamo insegnando loro. Forse che per inserirsi nell’economia, nel mondo, devono trafficare sulle cose che noi preferiamo. Guradiamo l’America,in cosa ha investito per la "sicurezza". Guardiamoci tutti. I Paesi poveri investono in quello che noi chiediamo loro e , in un certo senso, glielo imponiamo anche. Non siamo tutti Mathma GAndy. Armi, etc, non sono che una conseguenza se non logica almeno prevedibile dall’esterno. Dunque perchè stupirci? E poi mettere ordine in casa loro quando "esagerano" con "scopi umanitari". Mah! Sarà certo vero che ci son santi armati di pazienza che vanno a soccorrere feriti-e qui non entro nel merito di altre mille questioni-ma è anche vero che talvolta ci si butta per mettere un piede nella portaa e magari, in segno di ringraziamento, dopo ti fanno piantare la bandiera come sulla luna. Siamo onesti. Non so se un progetto mondiale di collaborazione tra continenti allo scopo di rilanciare l’Africa (con tutto ciò che comporta) sarebbe fattibile, ma certo a livello di "allucinazione futuristica" sarebbe una appettibile.Il solito rischio è che da un progetto di rilancio su base collaborativa finirebbe in un gioco di colonizzazione sulle solite base dell’interesse singolo immediato anzichè in una prospettiva collettiva per il futuro.