Sei all'interno di >> Flash |

Addio all’attore Carlo Alighiero

di redazione cinema - domenica 12 settembre 2021 - 1663 letture

È morto l’11 settembre 2021, Carlo Alighiero, all’età di 94 anni, dopo una breve malattia. Nato nel 1927 ad Ostra, nelle Marche, lascia sua moglie Elena Cotta - un amore lungo 70 anni - con cui ha attraversato la storia del teatro, della televisione, del cinema. Alighiero ha calcato le scene fino all’ultimo, prima che il Covid fermasse il mondo dello spettacolo. Con energia, creatività, talento e divertimento, ha percorso un arco temporale straordinario tra le varie arti. La sua storia, e quella vissuta con sua moglie, sono una grande storia di amore e di passione per lo spettacolo. I funerali si terranno martedì 14 settembre a Roma alle ore 11 nella Chiesa di San Francesco a Ripa a Trastevere.

Carlo Alighiero debuttò in teatro con lo stabile di Padova nel ’52 con un classico, "L’Agamennone" di Eschilo regia di Gianfranco De Bosio e subito dopo nell’ "Amleto" di Vittorio Gassman. il grande amore per il teatro lo portò a frequentare il corso di regia di Orazio Costa all’Accademia d’Arte Drammatica. Gli insegnanti erano i grandi del teatro del Novecento, Orazio Costa, Sergio Tofano, Wanda Capodaglio, Vittorio Gassman e Silvio D’Amico con le sue lucide, appassionanti lezioni di storia del teatro. I compagni di accademia erano Monica Vitti, Luca Ronconi, Glauco Mauri, Luigi Vannucchi, Ileana Ghione, Renato Mainardi del quale Alighiero produsse e interpretò con Elena la commedia "Per una giovinetta che nessuno piange" al Teatro Eliseo di Roma, regia di Arnoldo Foà.

In televisione è apparso nella serie "Tenente Sheridan" (nella parte del sergente Steve Howard), in due episodi de "Le inchieste del commissario Maigret" (La vecchia signora di Bayeux, del 1966 e Maigret sotto inchiesta, del 1968), nella serie televisiva degli anni settanta "Qui squadra mobile" (nei panni del procuratore Lancia). Ha poi interpretato alcuni sceneggiati, fra cui "Una tragedia americana" (1962), "Lawrence d’Arabia" (1969), "E le stelle stanno a guardare" (1971), "Napoleone a Sant’Elena" (1973) e fiction come "Buio nella valle" (1984) e "Doppio segreto" (1998).

Alighiero ha interpretato diverse pellicole di genere, spaghetti western e b-movie polizieschi di produzione italiana. Al debutto, nel 1955 recitò nel ruolo di Guildenstern a fianco di Memo Benassi e Vittorio Gassman in una versione cinematografica di Amleto, da Shakespeare. Tra i film ricordiamo: "Il gatto a nove code" di Dario Argento(1971); "Girolimoni, il mostro di Roma" di Damiano Damiani (1972); "Milano trema: la polizia vuole giustizia" di Sergio Martino (1973); "Roma a mano armata" di regia di Umberto Lenzi (1976).

Nel 1970 ha formato una compagnia propria (compagnia Elena Cotta-Carlo Alighiero con Elsa Vazzoler trasformata poi tre anni dopo in Cooperativa gruppo A.T.A. (Attori-tecnici-autori) con cui ha interpretato i maggiori classici del teatro. Nel 1985 la cooperativa ha rilevato la partecipazione di maggioranza relativa nella nascita del Teatro Manzoni di Roma, inaugurato a gennaio 1986 con la rappresentazione di "Arlecchino servitore di due padroni", con la regia dello stesso Alighiero.

Con il teatro arrivò Elena Cotta, si sposarono ed ebbero due figlie, Barbara e Olivia, e poi nipoti e bisnipoti. Sono passati 70 anni dal loro primo incontro a Milano nell’autunno del 1949, per poi trasferirsi a Roma per frequentare l’Accademia Silvio D’Amico. Da allora, assieme, hanno calcato le scene di tutti i teatri d’Italia e nel 2012 hanno festeggiato le Nozze di Diamante rinnovando la promessa di matrimonio fatta il 30 dicembre 1952. "Come tutte le coppie anche noi abbiamo avuto e abbiamo degli incontri-scontri, degli alti e bassi, ma il collante sono i figli che ami, la famiglia è importante. Il segreto della nostra felicità? - disse Alighiero nel corso di una intervista - Stima e affetto reciproco. Inizialmente c’è la passione, ti puoi innamorare di due occhi azzurri, poi subentra qualcos’altro, il romanticismo, le tenerezze".

Come autore teatrale ha scritto "Puccini e la luna", dedicato a Giacomo Puccini e alla sua "Turandot" di cui ha curato e interpretato la messinscena. Fra gli altri suoi lavori come autore: "La città del sole", testo tratto da Tommaso Campanella; "Ballata" di Tommaso Campanella, scritto con Mario Moretti; "La commedia dell’arte e il teatro comico", da Carlo Goldoni.

Carlo Alighiero prestò anche la sua voce intensa e profonda ai grandi divi di Hollywood. Tra questi ricordiamo Anthony Quinn (I cannoni di San Sebastian, L’uomo venuto dal Kremlino, Il sindaco) e Laurence Olivier (Gli ultimi giorni di Pompei).

Fonte: RaiNews



- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -