All’Ars una battaglia di civiltà: acqua pubblica e partecipata ora! Un appello della giunta comunale di Messina ai deputati regionali

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Quante di queste richieste hanno trovato spazio nel nuovo testo di legge che sta prendendo forma all’ars in questi giorni? Un testo che si basa sul disegno di legge che aveva condensato, dopo un lungo iter, i vari ddl presentati e la legge d’iniziativa popolare presentata dai movimenti e dai sindaci, e che in aula rischia di subire profonde modifiche con la cancellazione delle richieste piu innovative come l’obbligo della gestione pubblica, o le modalita’ di partecipazione democratica o ancora la previsione dei 5 ato coincidenti con i bacini idrografici.
E’ comunque importante avere ribadito l’acqua come bene comune senza finalita’ di lucro, la previsione del mantenimento delle gestioni pubbliche nei territori, come nel messinese, che non avevano ceduto alla privatizzazione, le multe per le gestioni che non garantiscono un servizio di qualita’. Ora ci aspettiamo dai deputati la previsione della ripubblicizzazione di Siciliacque spa in mano alla multinazionale Veolia, la garanzia della partecipazione dei cittadini nella gestione dell’acqua, tariffe eque a garanzia di tutti soprattutto dei meno abbienti, chiudendo con un atto di coraggio e di orgoglio il testo di riforma.
Non tradiamo le ragioni dei cittadini ribadite con forza con il referendum del 2011, rivendichiamo fino in fondo l’autonomia siciliana in materia di gestione dell’acqua, facciamo della Sicilia un esempio in italia e nel mondo per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua, bene comune per eccellenza.
Amministrazione / Giunta Renato Accorinti sindaco
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