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28 settembre-Dall’Urss alla Russia. Venti anni: 1991-2011

Rovereto (Tn), 22 settembre 2011

di Emanuele G. - martedì 27 settembre 2011 - 1205 letture

Mercoledì 28 settembre 2011, alle 17,30, a Trento, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55), il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale organizza l’incontro-dibattito Dall’Urss alla Russia. Venti anni: 1991-2011. Intervengono Leonardo Franchini, Bruno Grancelli e Fernando Orlandi.

Per l’Unione Sovietica il 1991 fu a dir poco un anno straordinario. L’anno “politico” si aprì nel Baltico, dove Mosca affannosamente tentava di mantenere estoni, lettoni e lituani nell’impero. In Lituania venne messo in piedi un Comitato di emergenza, prova locale di quello su scala nazionale dell’agosto successivo. Non funzionò. Per la levata di scudi a livello internazionale e per il fatto che i russi, Boris El’tsin in testa, si schierarono a fianco dei baltici dopo la “domenica di sangue”, quel 13 gennaio in cui la segretissima unità Al’fa del Kgb diede l’assalto alla torre della televisione di Vilnius, circondata da cittadini indifesi, uomini, donne e bambini. Fu un massacro: decine e decine di feriti e tredici morti.

L’impero sovietico, dissanguato dalle spese militari, stava letteralmente perdendo i pezzi. Il 19 agosto la televisione annunciò che il segretario generale del partito Mikhail Gorbachev era malato e pertanto il potere veniva assunto temporaneamente da un Comitato statale per lo stato di emergenza. Si riproponeva su scala pansovietica quello che era stato tentato in Lituania. Sarà il più strano golpe della storia, e si risolverà in tre giorni. El’tsin, che si era asserragliato nella “Casa bianca”, l’edificio del parlamento sovietico, fu l’indubbio vincitore. Da quel momento in Unione Sovietica iniziò a cambiare tutto. I cambiamenti furono tali che alla fine dell’anno l’Unione Sovietica non c’era più; al suo posto quindici nuovi stati indipendenti. I giorni dell’agosto 1991 e venti anni di cambiamenti. Tre recenti pubblicazioni ci offrono il pretesto per discutere di quanto accadde nel 1991 e della Russia di oggi. Il nostro centro studi pubblica la prossima settimana The Dog Days of the Soviet Union: The Coup, il diario dei giorni dell’agosto tenuto da Rodric Braithwaite, dal 1988 al 1992 ambasciatore britannico a Mosca. Di Vladimir Pozner, noto volto televisivo, è appena stato pubblicato Golpe al Cremlino (Temi). Zandonai ha invece pubblicato Russia senz’anima? di Susanne Scholl, dal 1991 al 2007 corrispondente da Mosca per l’emittente austriaca ORF, un reportage-riflessione sulla storia più recente di una nazione in crisi d’identità.

A discutere della Russia di oggi, del passato ventennio e degli aventi di quel cruciale 1991 intervengono, nell’incontro-dibattito Dall’Urss alla Russia. Venti anni: 1991-2011, Leonardo Franchini, Bruno Grancelli e Fernando Orlandi.

Bruno Grancelli insegna Sociologia economica all’Università di Trento. Si è sempre occupato – in un’ottica comparativa – di gestione dell’impresa sovietica e post-sovietica, di formazione dell’imprenditorialità e di sviluppo locale in Russia e nei paesi dell’Europa Orientale.

Leonardo Franchini ha operato diversi anni in Russia e si è occupato di traduzioni e di studi, prima sull’ambiente sovietico e poi russo. Collabora con diversi giornali per temi culturali.

Fernando Orlandi dirige il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale. Si occupa di storia della Guerra Fredda e del mondo comunista nel secondo dopoguerra.


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