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20ANNI per non dimenticare il G8 di Genova

di Redazione - sabato 27 giugno 2020 - 2246 letture

Sostieni anche tu la produzione di questo progetto: 20ANNI per non dimenticare il G8 di Genova.

Il link per sostenere il progetto

Questa raccolta serve a rimettere in circolazione uno spettacolo che racconta un grande sogno: nel luglio del 2001 quattro ragazzi partono dalla Sicilia, da uno dei territori più industrializzati d’Europa. La lotta all’inquinamento, respirare veleno ogni giorno e la devastazione del loro territorio, li spinge sin da giovanissimi all’ impegno, alla coscienza civile. Partono per unirsi a centinaia di migliaia di persone a Genova, ognuno con la sua lotta nel proprio territorio e tutti insieme a manifestare pacificamente contro gli 8 potenti del mondo. La città sembrava in preda a un’occupazione militare, da allora il termine zona rossa cominciò a diventare familiare. In quei giorni si infranse il sogno di una generazione che stava lavorando concretamente per costruire un mondo a misura d’essere umano, lì su quelle strade qualcuno perse pure la vita.

Nel 2002 realizzammo un progetto teatrale sui fatti del G8 di Genova. Il nostro fu uno dei primi spettacoli a parlarne, quando ancora le sensazioni e i vissuti erano caldi. Tante cose sono successe dal 2001 a oggi, tante cose cambiate, molte peggiorate altre evolute. Sicuramente per molti di noi quel luglio di 19 anni fa ha segnato un momento importante nelle nostre vite, nulla è stato come prima da allora. Adesso sentiamo la necessità storica di riprendere in mano questo lavoro .

COSA VOGLIAMO

Vogliamo raccontare a quante più persone possibili cosa ha significato Genova: le zone rosse, la sospensione dei diritti. Soprattutto vogliamo raccontare la storia di un movimento internazionale ampio e variegato che si occupava di diritti umani, lavoro, migrazioni, repressione, difesa dei territori, valorizzazione di espressioni artistiche, economia dal basso, finanza etica, prima delle grandi crisi e delle grosse emergenze degli ultimi anni.

COSA FAREMO

Una serie di anteprime per l’Italia per presentare questo lavoro e riportare l’attenzione sulle tematiche di quel movimento e su quei fatti per prepararci a celebrare i vent’anni del G8 di Genova nel 2021. Il tour partirà in estate appena possibile e ci accompagnerà per una anno, si chiamerà PARTIGIANI DELLA MEMORIA .In ogni anteprima sono previsti momenti di memoria collettiva in cui chiunque potrà raccontare dov’era nel corteo, cosa ha visto, da quale contesto veniva. Anche chi non c’era racconterà la propria percezione di quei fatti e l’esperienza di lotta, di associazionismo, di aggregazione in cui era impegnato in quegli anni. Così da ricostruire una memoria collettiva di quel movimento e di quel momento storico.

QUANTO CI SERVE

Abbiamo bisogno di 18.000 € ovvero 15.000 € più le spese per le commissioni, le spese per la produzione e l’invio dei premi.

COME SPENDEREMO I SOLDI RACCOLTI

Ricerca e prove dello spettacolo (siamo indipendenti, autoprodotti e solo voi potete sostenerci nel tempo che abbiamo impiegato per le ricerche e per le prove )

Anteprime (più ne facciamo e meglio è per allargare a macchia d’olio la memoria di quei fatti)

Ufficio stampa per il tour, per raccontare un po’ anche gli spazi in cui andremo come luoghi di resistenza della cultura e della memoria

Materiale vario per la realizzazione dello spettacolo ( locandine, brochure, musiche originali)

Acquisto materiale audio e video che ci possa permettere di ricostruire la memoria collettiva e farne patrimonio condiviso durante il PARTIGIANI DELLA MEMORIA TOUR

Commissioni per la campagna

se supereremo il nostro obiettivo una parte di quello che raccoglieremo in più andrà al comitato piazza Carlo Giuliani

CHI SIAMO

Area Teatro è un compagnia teatrale indipendente che in questi 20 anni ha scelto di essere libera da tendenza, mode ,clichè e stereotipi . Cercando un linguaggio che possa parlare alle persone per trasformare quelli che oggi vengono visti come spettatori passivi , consumatori da sfruttare o da erudire in ascoltatori portatori di vissuti ed emozioni al fine di creare l’immaginario collettivo perché “le storie non raccontano la realtà ma la forgiano ”. Il nostro teatro ha un linguaggio universale e mai statico. Il cunto siciliano, che è la tecnica narrativa che stiamo sviluppando da anni in modo personale, non ha un suono esotico ma è lingua viva, vera e contemporanea pur attingendo ad un antica tradizione.

PERCHE’ SOSTENERE IL PROGETTO

Per ricordare a chi è dimenticato cosa è stata Genova, per raccontarlo alle nuove generazioni, perché quei fatti sono Memoria Collettiva del nostro paese e non possono passare come una questione per pochi. Perché non ci si può voltare dall’altra parte e far finta di nulla, perché “ Odio gli indifferenti” (A. Gramsci) . Ma anche perché non si ripeta più, perché democrazia, libertà e umanità restino valori intoccabili.


Il link per sostenere il progetto



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